L’Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta diventa Capitaneria di Porto

Dopo circa cinquant’anni viene attribuito a Barletta l’ambito riconoscimento per l’Ufficio circondariale marittimo. Nella seduta del 28 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Passera, ha, infatti, licenziato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante l’elevazione dell’Ufficio circondariale a Capitaneria di porto.

Molto chiara la motivazione presente nell’atto:

“Il porto di Barletta è interessato da un intenso traffico commerciale. I più importanti insediamenti produttivi nel territorio locale sono la cementeria Buzzi Unicem, la Timac spa (prodotti chimici e fertilizzanti), l’Api ( prodotti petroliferi) ed il Barletta Terminal Cereali spa (stoccaggio grani e cereali). Sulla scorta dei programmi volti ad incentivare lo sviluppo del porto e stante l’importanza strategica per l’economia locale, sono stati predisposti diversi progetti di ampliamento delle strutture portuali tra cui il prolungamento del molo di ponente e levante per la protezione da mareggiate, e l’escavazione dei fondali per consentire l’approdo di navi di maggiori dimensioni e pescaggio. L’ampliamento del molo tramontana è, in corso di completamento.
Sia il Presidente della Provincia di Barletta, Andria, Trani che il Sindaco del Comune di Barletta hanno evidenziato a più riprese una motivata esigenza di addivenire all’elevazione dell’Ufficio Marittimo di Barletta anche in considerazione del nuovo assetto territoriale conseguente alla istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani avvenuta nel 2004.
Il Compartimento marittimo di Barletta si colloca pertanto quale Ufficio marittimo di riferimento per la nuova Provincia, al servizio delle prospettive di rilancio del territorio e dei suoi insediamenti produttivi, rappresentando una doverosa risposta dell’Amministrazione centrale ai bisogni delle comunità locali.”

Decisamente soddisfatto il Sindaco Maffei:

“Ancora una volta il nostro impegno è stato premiato. Dal mio insediamento ho guardato in modo deciso al porto e a tutte le problematiche ad esso connesse, premendo per l’adesione di Barletta alla Autorità Portuale del Levante e sollecitando affinchè tutti i progetti di ammodernamento e ristrutturazione dell’area portuale seguissero l’iter più celere possibile. Appena il Presidente della Repubblica firmerà il decreto, il porto di Barletta potrà ufficialmente essere ritenuto il porto della Provincia BAT, onore ed onere che dal punto di vista operativo gli è già attribuito dagli operatori del settore.
Devo particolarmente ringraziare L’Ammiraglio Brusco, Comandante gen. Capitanerie di porto d’Italia, l’Ammiraglio Vignani, il C.A Giuffrè, direttore marittimo di Bari, il dott. Mariani, Presidente dell’Autorità portuale e il Presidente della Provincia BAT Ventola, quest’ultimo per l’impegno comune profuso per il raggiungimento dell’obiettivo. Una particolare menzione, infine per Emanuele Lombardi, il quale per anni ha svolto la propria attività presso l’Ufficio marittimo ed oggi in pensione, e che ha fatto da tramite tra me e i vertici ministeriali.
Con l’elevazione a Capitaneria di porto, Barletta godrà di enormi aspetti positivi in termini di maggiori e più diretti controlli per quelli che sono i compiti specifici del Corpo a tutto beneficio della intera cittadinanza e di chi dai porti della provincia si affaccia nel nostro mare.
Devo inoltre ricordare che già il 19 ottobre scorso, ad iter ancora in fase di svolgimento, ho inviato una nota al Direttore dell’Ufficio Direzione marittima di Bari, C.A, (CP) Salvatore Giuffrè, nella quale, vista la necessità di immobili adeguati all’elevando ufficio marittimo, mettevo a disposizione in comodato gratuito triennale la struttura del mercato ittico ubicato nei pressi del porto e, come è noto, non più utilizzata“.

STEFANO PACIOLLA (Ufficio Stampa Comune di Barletta)

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